Canavero, Kojima e Kotaku: un riassunto dei fatti

Cosa sta succedendo? Ecco un breve riassunto.

 

Il Dott. Sergio Canavero è un neurochirurgo dell'ospedale Le Molinette di Torino ed è al centro di uno scossone mediatico. La community di Metal Gear Solid crede che dietro alla sua idea del trapianto di testa si nasconda una campagna di marketing virale orchestrata da Hideo Kojima. Tante, troppe le coincidenze che suggerirebbero un collegamento tra il famoso dottore e il medico che appare nel trailer di The Phantom Pain. Sebbene io sia stato uno tra i primi a riportare la notizia, ci tengo a precisare che non ho mai creduto che essa potesse essere vera e ho intrapreso una mia personale indagine. In realtà il mondo è stato molto più veloce del sottoscritto, ma spero che l'unione delle informazioni in mio possesso assieme a quelle reperibili sul web possa portarvi a trarre le vostre conclusioni.

 

 

Ad informarci sui fatti è un tale Gabriel Galliani, redattore della celebre rivista Kotaku. Ha scritto più di un articolo ammorbando la community e gettando benzina sul fuoco. Ho conservato fin da subito molta riserva nel leggere i suoi articoli, stupendomi di quanto potesse essere facile reperire i numeri di telefono del medico e del suo avvocato. Il suo ultimo articolo è il più riassuntivo e racconta che il Dott. Sergio Canavero gli ha spiegato a telefono la sua totale estranietà nei riguardi di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. In un tentativo di difesa della propria immagine che ha sentito violata, ha espresso la volontà di denunciare Konami. Ha quindi ammesso di essersi recato presso la polizia postale per porgere querela e di voler mandare a Konami una lettera di richiesta risarcimento con il supporto del suo avvocato.

 

Nella seconda parte dell'articolo, si scopre che il redattore ha contattato anche l'avvocato, che si rivela essere il Sig. Avv. Stefano Ponte. Il quale, in un estremo atto di generosità, gli manda una copia della denuncia effettuata presso la polizia postale che qui vi riportiamo:

 

 

 

Per la precisione le immagini riportate sono prese da qui; il redattore di Kotaku ha mascherato il nostro sito che come vedete appare citato nella denuncia. Perché sia saltato fuori proprio il nostro sito quando mille altri ne parlavano, non ci è dato saperlo, ma la cosa mi rende felice per la pubblicità che ne deriverà (anche se Gabriel Galliani ha cordialmente mascherato il link).

 

L'avvocato, dichiarandosi non conoscitore del mondo dei videogame, spiega al redattore che il fatto è da studiare più approfonditamente perché probabilmente non ci sono gli estremi per una denuncia. Questione sulla quale personalmente non ho mai avuto dubbi, visto che Konami ha un contratto con l'attore Ian Moore per il motion capturing del medico che appare nel trailer e la somiglianza non è che una mera coincidenza.

 

 

Altri siti aggiungono diversi dettagli: pare che il Dott. Canavero apparirà su Italia 1 sempre in "denuncia" nei confronti di Konami. Non mi aspetto assolutamente che ciò accada.

 

Questo è un riassunto di quello che potete trovare sul web, ma ora vi dico la mia versione dei fatti.

 

Domenica scrissi la news che è riportata nella denuncia fatta alla polizia postale. Il giorno dopo mi sono recato all'ospedale Le Molinette nella speranza di incontrare il Dott. Canavero. Sono andato al reparto di neurochirurgia e nello studio medico 1 del reparto ho trovato diversi medici, ma non lui. Mi son presentato e ho chiesto in che modo avrei potuto contattare il Dott. Canavero Un suo collega, scherzando, mi rivolge la battuta: "Deve fare un trapianto di testa?" e io stando al gioco rispondo in modo inquieto "Sì." Mi danno la sua email aziendale spiegandomi anche un po' la situazione lavorativa attuale, che preferisco non riportare nei rispetti della privacy del medico.

 

A quel punto ho scritto al Dott. Canavero via email. Ci tengo a precisare che lavoro nel mondo medicale e questo è il modo per ottenere il contatto di un medico. Difficilmente si trovano queste informazioni su internet e trovo molto improbabile recuperare email e numeri di telefono se non attraverso un contatto diretto, ma posso benissimo sbagliarmi (leggendo la denuncia pare proprio che gli utenti di NeoGAF abbiano ottenuto il numero visto l'harass nei suoi confronti).

 

Nell'email l'ho informato sui fatti e ho chiesto un'opinione a riguardo. Ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta.

 

Oggi ho scoperto la denuncia e siccome il mio sito è citato in tale documento, mi son preso la briga di contattare l'avvocato via email per chiedere delucidazioni nel rispetto della privacy di tutti. A tal ragione non riporterò nessun'email perché trattasi di conversazione privata. Mi limiterò a riportare informazioni di interesse pubblico non lesive di alcun dato sensibile.

 

L'avvocato mi informa che il documento è attendibile, ma si dichiara estraneo (o per usare le sue parole non correlato) ai fatti denunciati. Come interpretare questa frase, sta a voi. Aggiunge che non si spiega di come mai il documento sia pubblico, al che mi son preso la briga di informarlo dell'articolo di Kotaku. Dopo tale informativa, l'avvocato mi ha ringraziato e mi ha detto verificherà i fatti con il suo cliente.

 

 

La domanda che mi sorge spontanea è: perché rilasciare interviste per una semplice denuncia? E soprattutto, perché condividere con un estraneo (per quanto giornalista) il documento della querela?

 

Gli articoli di Gabriel Galliani risultano essere poco credibili, ma essendo Kotaku una rivista molto molto seria sono solo due le conclusioni che posso trarre:

 

- L'articolista Gabriel Galliani di Kotaku ha mentito per fare audience.

 

- Kotaku è in combutta con Konami e tutto questo polverone potrebbe confermare il progetto ogre/tabù di Kojima. Cosa meglio di una denuncia per allontanare i fan dall'anticipata rivelazione di un eventuale collegamento tra il progetto "trapianto di testa" e MGSV: The Phantom Pain?

 

 

C'è una terza e più semplice soluzione:

 

- Kotaku dice la verità. In qualche modo ha ottenuto i numeri di tutti quanti grazie ai suoi potenti mezzi. L'avvocato di Canavero ha rilasciato un'intervista contro le normali logiche di riservatezza. Inoltre dichiarandosi estraneo ai fatti denunciati, mi lascia perplessa l'apparente incoerenza tra quello che ha riferito al sottoscritto e quello che ha riferito al redattore di Kotaku.

 

Voi cosa ne pensate?


Fonte: Kotaku


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