Lucca Comics & Games Week

Non ho partecipato a molti eventi legati al mondo dei videogiochi nella mia vita, probabilmente a nessuno. In questo mese, però, ho avuto la fortuna di andare sia al Lucca Comics, che alla Games Week di Milano. Per la prima volta mi sono trovato all’interno di un vasto ambiente che sebbene sconosciuto aveva tanti elementi che mi facevano sentire a mio agio. C’erano tanti ragazzi e tante ragazze, che in un modo o nell’altro, chi attraverso un costume e chi meno palesemente, manifestavano la loro passione per i videogiochi (e anche, anzi soprattutto, per i manga nel caso di Lucca).

 

Io ho sempre vissuto la mia passione per i videogiochi negli stretti confini della mia postazione. Playstation 3, PC e tutte le retroconsole all’interno di uno piccolo spazio fisico, che al tempo stesso si apre virtualmente in un vasto mondo che è la rete. In questa rete ho conosciuto moltissime persone, tra le quali alcuni dei miei più cari amici. In questa rete ho anche creato Metal Gear Planet ed è ciò che vi sta permettendo ora di leggere questo messaggio. Ma chiusa questa finestra affacciata su questo vasto mondo, rimane lo spazio fisico della quotidianità. In questa quotidianità ho tanti altri amici e con qualcuno di loro capita di parlare di videogiochi, ma è un po’ diverso rispetto a quanto ti possa accadere sulla rete. Attraverso i forum e i vari siti, capita di confrontarsi con gente che ha i tuoi stessi interessi. Si conoscono così persone che dimostrano in pochissimo tempo un alto grado di affinità con te e con poche pretese ci si ritrova a parlare per giorni, consolidando amicizie che non hanno nulla da invidiare a quelle del mondo “reale”.

 

A Lucca mi son reso conto di essere circondato da persone che non avevo mai visto nella quotidianità, non solo per i cosplay, ma per tutta l’atmosfera che aleggiava intorno all’evento. Non dico che sembrava di essere dentro alla rete con i piedi per terra, piuttosto mi sembra più corretto affermare il contrario, ovvvero che ciò che solitamente trovavo nella rete era finalmente uscito nelle strade, nel mondo “reale”, nella quotidianità. Può sembrare un concetto contorto, ma vi assicuro che la sensazione che ho provato era tutto fuorchè semplice da comprendere, tant’è che mi son sentito quasi spaesato. La prima domanda che mi è venuta in mente è stata: “Ma tutte ste persone appassionate di videogiochi e manga, dove sono nella vita quotidiana?” (a dire il vero la prima domanda è stata “Ma tutte ste fighe appassionate di videogiochi e manga, dove sono nella vita quotidiana?”, ma vabè… il concetto è quello). Sia quella a Lucca che quella a Milano sono state due giornate positive ed entrambe mi hanno portato a riflettere su un concetto: trovare persone simili a noi è bellissimo. Non dico che la diversità non ci arricchisca, anzi, è indispensabile. Ma avere a che fare con qualcuno che ti capisce subito, a cui non devi spiegare chi sei e cosa ti piace e che solo dopo due giorni ti sembra di conoscere da una vita è qualcosa di raro e prezioso. È per questo che credo fermamente in quanto segue: uno, non bisogna mai nascondere le proprie passioni, per nessun motivo; e due, non bisogna mai arrendersi alla mediocrità della vita, perché presto o tardi, sia in amicizia che in amore, troveremo persone affini a noi, rare e preziose.

 

Omar "Auronno" Sabry
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Admin del sito. Il suo sogno è essere un cowboy, ma nato in tempi troppo moderni ha ripiegato su un mestiere scelto a caso. Le sue due passioni più grandi soli la grafica pubblicitaria e la divulgazione scientifica, non si sa come si è trovato a gestire un sito di Metal Gear.

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