Crash di sistema del 24 gennaio 2000

Tutti i dati delle comunicazioni degli Stati Uniti vengono intercettati, monitorati ed elaborati dall’NSA a Fort Maede. Il 24 gennaio 2000, il sistema centrale di elaborazione collassa e resta inattivo per 73 ore. Si dice che un gruppo di pirati informatici, su consiglio di un funzionario governativo, sia riuscito ad accedere al sistema. In seguito al crash dei sistema, l’NSA rafforza il proprio protocollo di sicurezza e, per evitare ulteriori attacchi fisici e cyber-terroristici, trasferisce il sistema da Fort Maede all’Arsenal Gear.

Il capo del gruppo di pirati informatici penetrato nel sistema altri non è che Emma Emmerich.

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