Fin dalla sua nascita Kojima Productions è sempre stata circondata da rumor di ogni sorta; dai più verosimili ai più astrusi, dai più probabili agli impossibili accordi di mercato dimostrando di avere ereditato da Hideo Kojima la capacità di generare attorno a sè ogni sorta di voce.

Di alcuni rumor vi abbiamo già parlato in news più recenti, come un possibile futuro accordo tra KojiPro e Konami. con quest'ultima che affiderebbe ai suoi ex dipendenti lo sviluppo di un nuovo Silent Hill, cosa a dire il vero assai improbabile. Quel che invece potrebbe apparire più realizzabile - almeno in teoria -  è quanto predetto su twitter da HipHopGamer e poi riportato da Year of the Fox: Kojima Productions potrebbe entrare nella famiglia di sviluppatori first party di Sony seguendo le orme tracciate da Insomniac, Bend Studios, Guerrilla Games e altri portando così la casa produttrice di PlayStation ad un totale di 15 software house in scuderia.

https://twitter.com/HipHopGamer/status/1220522174118686720

L'insider nel suo podcast si spinge oltre asserendo che Hideo Kojima in persona stia partecipando attivamente allo sviluppo di PlayStation 5, console next-gen avvolta quasi nel mistero e che, sullo stesso device ci siano testimonianze di una resa grafica impressionante da parte del Decima Engine di Guerrilla Games.

https://twitter.com/foxygames_uk/status/1220539614349447169

Il minimo comun denominatore in tutta questa storia potrebbe essere rappresentato da Hermen Hulst, ex numero uno proprio di Guerrilla Games e succeduto, poche settimane fa, a Shawn Layden al timone di Sony Worldwide Studios, la branca di Sony che si occupa di acquisire studi indipendenti.

Fermandosi a riflettere il rumor avviato dai due insider potrebbe apparire plausibile: Kojima e Hulst si conoscono da tempo e hanno già collaborato al miglioramento proprio del Decima Engine, motore grafico poi utilizzato anche in Death Stranding. In casa Sony Kojima è ben voluto e apprezzato e i germi di una possibile acquisizione c'erano già ai tempi della stretta di mano tra lui e Andrew House. Il giapponese inoltre ha sviluppato la quasi totalità dei suoi titoli in esclusiva per PlayStation dimostrando di prediligirla alle concorrenti di Microsoft e Nintendo.

A questo bel quadro manca ancora una firma che darebbe valore di autenticità e fondatezza. Ma sognare non costa nulla.