Tramite il suo profilo Twitter, il game designer ha chiarito la necessità di curare ogni particolare durante la creazione di un videogame.

Tutti sanno che Hideo Kojima è un perfezionista alla continua ricerca di nuovi modi per stupire il videogiocatore dal punto di vista non solo emotivo ma anche estetico. Per spiegare le sue ragioni, il maestro ha utilizzato un semplice esempio: "Immaginiamo di avere un corridoio o una grande sala da fare attraversare al giocatore, quella stanza avrà un particolare significato per la trama o per il game design a seconda del nostro intento; portare avanti la storia? Far pratica coi comandi? Mostrare lo scenario? Aggiungere ritmo al gameplay? Esiste un mare di possibilità e, man mano che lo sviluppo avanza, è necessario definire vari dettagli; quanto sarà lungo il corridoio? Quanto alto? Come sarà l'illuminazione? Sarà possibile aprire le porte?" e via così per un gran numero di dettagli.

Dettagli che: "Proviamo e riproviamo ogni giorno con molta cura finchè non sono chiari. Allo stesso tempo ci sarà una infinita revisione della trama, del gameplay, della mappa di gioco e altri aspetti tecnici." La cura maniacale di Kojima è stata tradotta nella saga Metal Gear ma può e deve essere applicata ad ogni tipo di gioco perchè: "Non possono essere completati con lo stile della catena di montaggio. Se il processo decisionale viene delegato la qualità crolla e questo porta a ricominciare da capo. Per evitare questo inghippo basta che una sola persona si prenda carico di fare piccoli aggiustamenti ogni giorno. Se non ci si cura dei dettagli alla fine le varie parti non combaceranno."

"Per questo" spiega Kojima "anche un singolo corridoio è importante; il concept, la visuale, i controlli, la mappa, la colonna sonora, le parti di trama, tutto contribuisce al risultato finale. Tutto può cambiare ogni giorno, questo significa fare un videogioco e, come vedete, è del tutto diverso dal processo di realizzazione di un film."