Jordan Vogt-Roberts: "Ho messo insieme una Bibbia"

In una recente intervista rilasciata a Den of Geek, il regista statunitense ha parlato del suo lavoro per il film di Metal Gear Solid, prodotto da Sony.

 


 

 

In particolare Vogt-Roberts ha dovuto fronteggiare l'iniziale diffidenza dei fan della saga: "Chi diamine è questo tizio?" Questa è la reazione che ha suscitato i il suo nome sul web "nessuno mi conosceva, posso capirli: gli appassionati dovrebbero proteggere quel franchise". Uno scetticismo che ha trovato terreno fertile anche nei lunghi tempi di gestazione della pellicola, sono infatti passati ben 5 anni dal primo annuncio ufficiale ma le operazioni preliminari sono ancora in corso e non si sà quando cominceranno le riprese.

 

Un'atteggiamento, quello dei fan, che cozza con l'ottimismo dimostrato da Vogt-Roberts durante le interviste: "Dopo Kong sono potuto entrare negli studi di Sony ed essere onesto con loro dicendo: Ecco come penso che debba essere il film di Metal Gear, ecco la versione che voglio fare e se voi non volete farla in questo modo allora non sono il tipo che fa per voi, ditemi no adesso ed ognuno andrà per la propria strada. Dopo aver visto Kong però si sono convinti del tutto e mi hanno dato il via libera".

 


 

 

Il regista appare più che motivato a portare sugli schermi il miglior prodotto possibile e, per farlo, ci si sta dedicando anima e corpo: "E' una sfida che mi sono posto anni fa, ho messo insieme 60 pagine, una specie di Bibbia che spiega cosa sia Metal Gear, degli appunti sul perchè gli adattamenti cinematografici di videogames abbiano fallito, la differenza tra la fruizione passiva di un film e quella attiva di un videogioco e molto altro". La determinatezza di Vogt-Roberts ha incontrato il favore del producer Avi Arad che "Sembra aver capito fino in fondo cosa voglio fare" e aggiunge "ho passato tre anni a maneggiare questo progetto e, per me, non esiste progetto più importante in questo momento".

 

Interrogato sul tipo di stile da adottare, il regista puntualizza prima: "Metal Gear è un 'ciclo del dolore' che ruota attorno a questa stranissima 'soap-opera' familiare, alle ideologie e filosofie dei vari personaggi in campo. Un mucchio di roba sulla quale lavorare" ma assicura "ciò che stiamo tentando di fare è la cosa più folle, punk-rock, Kojima-style che abbiate mai visto." L'intento dichiarato è quello di sbalordire, vorrebbe che il pubblico si chiedesse: "Stanno davvero realizzando un film del genere?" Secondo lui: "Stiamo andando nella direzione giusta ma vedremo cosa accadrà da ora in avanti."

 

 

 


Fonte: Den of Geek


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Roberto "Otacon" Minasi
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Ha provato ad unirsi al circo all'età di 4 anni. Scartato perchè troppo qualificato si è rifugiato nei videogame passando dal SEGA Master System allo Snes al Game Boy per approdare infine al mondo PlayStation. Appassionato di MGS da quando aveva nove anni, adesso gioca a fare il giornalista con scarsi risultati. Dategli un caffè e vi solleverà il mondo.

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