Il redattore di IGN Mitch Dyer si mostra entusiasta e allo stesso tempo molto preoccupato per la dimostrazione dei 24 minuti a cui ha assistito:
"Il prologo di MGSV: The Phantom Pain, che inizia i giocatori agli elementi open world del gioco principale, introduce numerosi nuovi elementi al franchise, sebbene nessuno di essi risulti particolarmente interessante di per sé. Presi tutti assieme, uno dopo l'altro, e nel contesto della prossima storia di Big Boss, questi cambiamenti stravolgono la norma (ciò a cui eravamo abituati), turbando le aspettative con dei sistemi più moderni. Lo stealth, l'azione, gli interrogatori, l'infiltrazione, e le meccaniche di navigazione risultano familiari tanto quanto non lo sono, dando allo stesso tempo una buona e cattiva impressione.
Quando ho lasciato il gameplay della demo di Ground Zeroes, un solo pensiero continuava a girarmi per la testa: "è un sequel eccezionale di Splinter Cell".
La Kojima Productions ancora non rivela come, esattamente, questo prologo sia incluso nella storia principale. Sarà nello stesso disco? GZ sarà un introduzione digitale che uscirà prima di TPP? Sarà un prodotto venduto in modo completamente separato? Il creatore della serie Hideo Kojima evita con maestria ogni domanda in proposito, ripetendo semplicemente "Questa è la prima parte dell'esperienza di MGSV".
Potreste già avere un'idea di ciò che costituisce GZ: un campo di prigionia, un ragazzino, e un'infiltrazione notturna come visto nei precedenti trailer. Paz e Chico -- i ragazzini di PW -- devono essere salvati, e il vostro solo scopo è di recuperarli e fuggire. Il come tutto ciò si sviluppa sembra però scostarsi decisamente dal solito Metal Gear.
La disinteressata, disarmante cadenza della performance di Kiefer Sutherland appiattisce il fascino malizioso di Big Boss, creando al suo posto un generico "duro" che sembra prendere i tratti più da Sam Fisher che da Solid Snake. Questa non è necessariamente una brutta cosa-- Kojima vuole presentare TPP ad un "pubblico globale", e la nuova forma e funzione sembra più accessibile dei sistemi occidentalizzati e "vecchio stile" di Guns of the Patriots.
Boss scatta, scivola, si arrampica, e marca i nemici come Sam Fisher fa dal 2009 in Splinter Cell: Convinction. L'aggessività prende il sopravvento sulla delicatezza, che però gioca ancora un ruolo importante nello strisciare tra le ombre. C'è anche la possibilità di gettare i nemici dai bordi, ma niente sembra più estraneo in GZ -- e per esteso, l'intero mondo di MGSV -- delle esecuzioni in slow-motion.
La demo di 24 minuti che ha mostrato più o meno lo stesso footage che avevo già visto ora mostra nuove cose che mi hanno decisamente sorpreso, Ground Zeroes e The Phantom Pain rappresentano una nuova era per MGS, dove i sistemi (finalmente) prevalgono sulla storia, che Kojima ha ammesso avere un ben più piccolo ruolo rispetto al passato. Big Boss è diventato un badass da controllare, con nuove abilità prima assenti che gli permettono di girare in un mondo più grande ed di interagire con esso in modo più significativo e più veloce.
Parte di me odia vedere Metal Gear andare nella direzione in cui tutti gli altri vanno, il resto di me (la maggior parte) è eccitata di vedere se tutto ciò funziona.
La dimostrazione di 24 minuti del gameplay di MGSV: The Phantom Pain/Ground Zeroes è stato mostrata su PC con specifiche di generazione corrente, rappresentanndo le versioni Xbox 360 e PS3 a 30 fps. Al Tokyo Game Show, Kojima Productions mostrerà il video a 60 fps di una demo di Ground Zeroes next generation.
AGGIORNAMENTO:
Che dire? In alcune parti sembra fare a pezzi MGSV, d'altra parte l'entusiasmo per la novità non è frenato del tutto. La penseremo anche noi così quando vedremo la dimostrazione gameplay? Venite a dire la vostra sul topic ufficiale di MGSV in attesa di nuove informazioni! Non dimenticatevi di mettere "mi piace" sulla nostra pagina Facebook e di seguirci su Twitter, per rimanere sempre aggiornati sul mondo di Metal Gear Solid!
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