Jordan Vogt-Roberts: ''lezioni di Metal Gear per i miei scrittori''

In un intervista per Glixel, il regista è tornato a parlare del suo rapporto con la saga di Metal gear Solid e di come la porterà finalmente sul grande schermo.

 

Vogt-Roberts ha ribadito più volte quanto ami il lavoro di Kojima e quanto tenga ad avvicinare gli scrittori ai suoi temi. ''Questa saga è ormai amatissima da un sacco di persone, se provi a cercare su Google la trama di Metal Gear Solid è praticamente impossibile trovare un video o riassunto dell'intera storyline che non sia lungo almeno 30 minuti.''

 


 

Proprio a causa di questa complessità, il regista ha deciso di far intraprendere agli aspiranti scrittori un vero e proprio tour attraverso la saga. L'esperienza ha lo scopo di avvicinare gli aspiranti sceneggiatori al mondo di Metal Gear, sperimentandone il gameplay nella sua evoluzione: da Metal Gear del 1987, al più recente Metal Gear Solid V.

''Praticamente, li porto a fare una specie di tour a casa mia durante il quale metto su l'originale Metal Gear e lascio che gli scrittori ci giochino per un po', così da insegnargli il concetto di gameplay stealth. Poi passiamo a Metal Gear Solid su Play Station […] Ci si imbatte da subito in cutscene potentissime, e vieni subito spinto nel gameplay. Poi si passa a Metal Gear Solid 2, e credo che quello sia più semplice per molti: non hai il controllo completo e non devi muoverti indipendentemente. Devo dire che è molto interessante vedere come persone non abituate a giocare possano trovare più difficoltà nei videogiochi moderni. Ovviamente, sarebbe però stupendo trovare uno scrittore che conosca già intimamente Metal Gear.''

 

Vogt-Roberts ha poi raccontato di come abbia lui stesso insistito per avere l'incarico di girare il film. ''Ero seduto in una sala alla Sony, e c'era un libro di Metal Gear Solid su un tavolo... Così ho detto, 'Oh mio Dio, avete Metal Gear?', e loro mi hanno risposto 'Si, ma quello non è per te'. Allora sono andato subito dai miei agenti e ho detto loro 'Ragazzi, voi non avete idea di quanto sia importante per me, quanto ami i toni, i personaggi, la natura unica di questo gioco. Questo è un grande progetto in cui mi imbarcherei volentieri. Io voglio fare questo film.''

 


 

Subito dopo, il regista si è dedicato alla stesura di un libro che raccogliesse la sua visione della saga. ''Ho speso tre mesi della mia vita per mettere insieme questo enorme libro che delineasse tutta la mia visione. Al suo interno ho raccolto idee su cosa Metal Gear rappresenta per me, cosa lo rende importante, cos'è la voce di Kojima, ma anche qual'è il problema dei film sui videogiochi e perché fino ad ora non hanno funzionato. […] Così ho creato il libro e ho iniziato a incontrare persone: incontro dopo incontro, ho ottenuto il lavoro.''

 

Nonostante l'emozione iniziale, Vogt-Roberts non dimentica quanto sia difficile creare un film su questa Saga, ed espone le sue preoccupazioni a riguardo.

''Mi ricordo il giorno in cui ho ottenuto il lavoro, ero completamente sopraffatto: creare un film come questo è incredibilmente difficile e ci sono così tante cose che possono andare storte... Ci sono moltissime ragioni per cui film come questi possono diventare un fallimento. Per riuscire, devi pensare a qual'è il nucleo del gioco, trovare ciò che lo fa funzionare. Non esiste un altro progetto per il quale tenterei e, nel caso, accetterei la sconfitta così volentieri. E' divertente, penso che quando è stato annunciato la prima volta molte persone hanno pensato 'Chi cavolo è questo tizio? Non lo conosciamo! Andrà a toccare la nostra saga preferita?''

 


 

Una caratteristica della serie che il regista ha ammesso di amare particolarmente è il fatto che la voce di Kojima sia la linea guida che unisce tutti i capitoli. ''Stiamo parlando di un autore e una persona che è stata in grado di eccellere al massimo livello sia in termini di gameplay che di qualità cinematografica. Kojima è stato in grado di di fondere perfettamente gioco e cinema. È stato proprio questo che mi ha spinto a volerne fare un film.''

Recentemente, il regista ha trascorso del tempo con Hideo Kojima.''E' stata una delle esperienze più surreali della mia vita: conoscerlo, diventare amici e lavorare insieme come colleghi. È assurdo sedersi a fianco di una persona che io considero un'eroe e un'icona. Quando gli parli, lui è esattamente come vorresti che fosse. Il modo in cui la sua mente funziona, il modo in cui si mette al lavoro – capisco perché è diventato una figura fondamentale nel mondo dei videogiochi e, nella mia mente, ben oltre.''


Fonte: Glixel


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Francesca "La_Fra" Zuccato
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Addestratrice cinofila per lavoro e artista nel tempo libero, vivo come una tipica eremita comasca, con tre cani e una console. Provo continuamente a far convivere la me stessa hippie con quella gamer, anche se la seconda ha spesso la meglio. Compromesso per tenere a bada entrambe?  Caminetto, MGS, pizza e una bella fanfiction.

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