Huey Emmerich è sicuramente uno dei personaggi più emblematici della saga di Metal Gear Solid: a differenza del figlio Hal, un personaggio quasi "piatto" nel suo essere fermamente buono, Huey non ha una caratterizzazione chiaramente da buono o da cattivo. Ha causato la distruzione della prima Mother Base e la fine dei Militaires Sans Frontières, ha provocato l'epidemia dei parassiti mutati che ha dato vita ad una delle missioni più strappalacrime della storia del gaming, ha collaborato con Skull Face, il tutto con estrema lucidità ma senza mai voler causare un danno, anzi lo fa convinto di essere dalla parte della più logica ragione.

Christopher Randolph, il doppiatore di entrambi gli Emmerich, ha parlato ai microfoni di OneofUs.net del personaggio di Huey in Peace Walker e in The Phantom Pain: "In PW era più un narratore e lo si conosceva solo un po'. È in MGSV che si comincia a conoscerlo veramente. È molto interessante interpretare quel tipo di personaggio, perché si può discutere sul fatto che sia buono, che sia cattivo, su cosa abbia fatto realmente e cosa no... ed è divertente perché a volte si lavora su quei giochi poco alla volta anche per due anni. Quindi nemmeno io ero mai sicuro se fosse buono o cattivo e credo che la cosa sia fantastica. Penso che sia il miglior modo per approcciarsi ad un personaggio senza compromessi. Perché nessuno crede di essere cattivo. Nessuno, nemmeno i serial killer, che hanno una motivazione per fare ciò che fanno. Quindi non ci si può pienamente immedesimare nell'interpretazione di un personaggio con quel tipo di pregiudizio. E penso che sia una di quegli elementi che hanno reso il lavoro così piacevole in MGSV, c'è ambivalenza. È buono o non lo è?"

È difficile parteggiare per Huey, ma non si può negare che la sua logica e il suo discorso appena prima dell'esilio abbiano fatto pensare i giocatori riguardo le azioni dei Diamond Dogs. In calce vi lasciamo il video con l'intervista completa.