Hideo Kojima non è interessato ai finali multipli

Durante la serie online "The Game Makers" creata dall'accademia delle arti e scienze interattive, Kojima rivela di non essere un fan dei finali multipli nei videogame.
"Esiste la tecnica Multi-ending story, ma è una tecnica alla quale non sono molto interessato, cerco di creare giochi dove il destino del giocatore è impostato, è una questione di come il giocatore prenda iniziativa, usando la propria forza di volontà e coraggio per far prosegire la storia."

 

 


 

Nel primo episodio, il game designer nipponico tenta di spiegare di come creare una storia e un gameplay simultaneo:
"A differenza dei film e dei novel, i videogame sono media interattivi. È questione di come tu riesca a raccontare la storia, in modo che il giocatore diventi tutt'uno con essa. Questo è davvero difficoltoso, ma è la parte più interessante del lavoro. Il giocatore prova questo, seguire la storia e simultaneamente andare avanti nel gameplay. La storia non può saltare avanti e nemmeno il gioco, quindi si deve creare quell'atmosfera dove il giocatore diventi parte della storia. È una sensazione di immersione e non è possibile con altri media".

Per Kojima scrivere la storia è un processo che può cambiare ed adattarsi durante le differenti fasi di sviluppo.
 


Fonte: The Game Makers: Inside Story


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Alessandro "OuterHeaven74" Andreol
Avatar di OuterHeaven74

Non molto portato per lo studio, in tenera età scoprì il mondo dei videogiochi, rivoluzionando la sua vita. Dopo aver provato Metal Gear Solid su PS1 si appassionò alla saga e al serpente solido, fino al punto di nasconsersi negli scatoloni e strisciare per terra come Snake, convinto di non essere visto da nessuno ma con scarsi risultati. Tempo dopo conobbe la community e si unì per "combattere la causa" a pugno alzato.

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