L’E3 di Los Angeles non è solo la più importante fiera di esposizione di videogiochi al mondo, ma anche un grande spettacolo di intrattenimento che fa emozionare tutto il mondo, sia chi lo vive in prima persona che chi lo guarda in streaming da casa.
Grande protagonista di questo E3 è stata la Virtual Reality (VR), che è stata oggetto di interesse di tutte le conferenze. Non sono mancati ovviamente i grandi giochi, che scorreremo assieme qua sotto per capire quali siano state le sorprese ma anche le delusioni di questo E3, scoprendo chi ha saputo esprimere al meglio lo spirito di questo evento e chi invece, purtroppo, non ci è riuscito.
Si parte da EA, che ha mostrato un trailer di Battlefield 1 e Mass Effect Andromeda, il nuovo FIFA con l’inaspettata modalità storia chiamata The Journey e un dietro le quinte (che mostra davvero poco dei giochi) sui progetti basati su Star Wars come Battlefront 2 e il nuovo Tripla A dei Visceral Games (quelli di Dead Space), capitanati questa volta da Amy Hennig, la director/writer dei primi 3 Uncharted e della saga di Legacy Of Kain.
Segue Microsoft con i suoi Gears Of War 4, Forza Horizon 3, Recore, Scalebound e Sea Of Thieves, che escono sia su Xbox One che PC. Importante è l’annuncio della nuova console Slim e di Scorpio, il nuovo modello di Xbox One realizzato apposta per supportare la VR e i 4K e che può vantare un distacco notevole di potenza rispetto all’attuale PS4.
Ubisoft ha puntato su un’espansione di The Division, il nuovo Ghost Recon Wildlands, il gioco su Star Trek fatto apposta per VR, Watch Dogs 2, For Honor e Steep: l’innovativo open world di sport estremi a tema montagna che permette di usare sci, tuta alare, snowboard o parapendio a scelta.
Square Enix non ha fatto una conferenza ma ha mostrato in video il suo attesissimo Final Fantasy XV e Deus Ex: Mankind Divided, seguito dell’acclamato primo capitolo e stealth game misto RPG che tutti gli amanti di questo genere dovrebbero tenere d’occhio, oltre che il nuovo Star Ocean: Integrity And Faithlessness.
Ma secondo me tutte queste presentazioni sono un cattivo esempio di E3: che sia per un problema di ritmo, di troppo poco gameplay mostrato, di troppe poche sorprese o di troppe chiacchiere inutili, tutte queste non riescono a coinvolgere come all’E3 si dovrebbe fare.
Bethesda invece, pur non mostrando molto materiale, ha saputo gestire tutto regalando un’ottima conferenza: si parte da Quake, grande sorpresa e sequel dell’amatissima saga omonima, per passare a Skyrim Remastered e altri annunci minori su The Elder Scrolls, Fallout. Menzione d'onore a Prey: il reboot di un’IP molto amata anche se non troppo conosciuta, un FPS fantascientifico horror sviluppato questa volta dal team principale del primo Dishonored e scritto in parte da Chris Avellone, figura molto amata in campo RPG fantascientifico e non solo.
Segue e conclude la conferenza una lunga successione di gameplay su Dishonored 2, sequel dell’atteso action stealth che questa volta vanta un setting originale dai toni molto più caldi del primo capitolo, con atmosfere di impatto promettendo un’evoluzione del gameplay già ottimo nel predecessore.
Un applauso a Nintendo che nonostante non abbia voluto avere nessuna conferenza in diretta video, ha mostrato (tra i tanti titoli) nella sua Threehouse ore e ore di gameplay del nuovo The Legend Of Zelda: Breath Of The Wild, che secondo un’analisi statistica di Brandwatch sui Social Network (riportata in questo articolo) in meno di un giorno ha fatto parlare di sé più della presentazione di qualsiasi altro gioco all’E3 (compreso Battlefield 1, la nuova IP di Kojima e il nuovo God Of War).
Anche se non ha potuto avere quei ritmi ben calcolati da conferenza, ha mostrato materiale talmente sorprendente che si è fatta perdonare abbastanza la mancanza di grosse sorprese e il mancato annuncio di NX (la nuova console).
Infine arriviamo a Sony, che per l’evenienza ha scelto un teatro come luogo dello show, pagando addirittura un’orchestra per l’occasione.
Non ha portato il nuovo modello di console (PS4K) ma in compenso ha mostrato, senza sosta quasi, una sequela di giochi che definirei strepitosa nel suo complesso: God Of War, The Last Guardian, Horizon Zero Dawn, Detroit Become Human e tanti altri.
C’è stato il ritorno all’horror di Resident Evil che annuncia il settimo capitolo con un misterioso trailer e una demo altrettanto enigmatica uscita subito dopo sullo store e scaricabile dai Plus.
Quest’annuncio accumuna in moltissime cose quello di PT e anche la demo lo ricorda molto, per esempio nel fatto che abbiano nascosto bene come completarla del tutto, perché ancora il web non ha capito a cosa servono due oggetti che magari possono portare ad un finale alternativo.
Il ritorno di Crash Bandicoot, che sarà controllabile nel nuovo Skylanders Imaginators e nei Remastered dei primi 3 classici su Playstation (anche se tutti noi speravamo in un nuovo titolo sviluppato da Naughty Dog).
C’è stato l’annuncio inaspettato di Death Stranding, che già tutti conoscerete, e segna il ritorno in grande stile di Kojima dopo l’abbandono di Konami.
Un gameplay e un trailer per il promettente survival Days Gone, da Sony Bend, gli sviluppatori di Syphon Filter e Uncharted: Golden Abyss.
Addirittura COD quest’anno sembrava molto più in forma del solito, che sia una coincidenza astrale?
Sony ha dato molto spazio sia all’innovativa VR che ai grandi giochi: gameplay e trailer sparati uno dopo l’altro con un ritmo perfetto e poche ma memorabili chiacchiere: come l’entrata in scena di Kojima.
Si potrebbe definire l’esempio perfetto di come fare una conferenza E3 vincente, per 2 anni di fila Sony ha allestito uno spettacolo indimenticabile che ribadisce nuovamente che il suo #ForThePlayers non è soltanto uno slogan.
E visto che l’E3 non è solo rappresentato da freddi annunci, ma anche grande spettacolo, consiglio a tutti quelli che se lo sono perso di entrare nella magia di questo evento vedendosi almeno la conferenza Sony completa e cercando di rivivere in parte le emozioni di chi l’ha vista o vissuta in diretta.
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