Death Stranding: le opinioni dei lettori

Tre minuti, solo tre minuti… Tanto è bastato ad Hideo Kojima per risvegliare l’entusiasmo dei fan. La presentazione di Death Stranding all’E3 2016 sta già stimolando la curiosità di tutto il web.

In molti si sono lanciati nel formulare ognuno la propria teoria basandosi sul breve teaser, consci del fatto che Kojima sia sempre stato abile nell’inserire alcuni indizi importanti all’interno delle proprie opere.

Noi di Metal Gear Planet abbiamo deciso di proporre alcune delle ipotesi avanzate dai nostri lettori su ciò che potrebbe essere il prossimo lavoro di Hideo Kojima.

 

Le immagini, di grande impatto visivo, hanno stimolato le riflessioni di Sigfrido200: “Ciò che ci viene fatto vedere molto spesso nel trailer sono esseri acquatici spiaggiati e petrolio. In più la sabbia sembra molto scura. Penso che il gioco tratterà il tema dei consumi di risorse naturali e delle sue conseguenze ed avrà un’ambientazione post-apocalittica” e continua “potrebbero essere i danni causati dall'uomo che, magari per reggere il suo nuovo stile di vita, ha distrutto tutto ciò che aveva uccidendo tutto ciò che trova e prosciugando qualsiasi fonte energetica. Da notare che la spiaggia, sembra più un fondale oceanico prosciugato a causa dell'uomo.”

Il game designer nipponico, in effetti, è famoso per aver sempre trattato tematiche forti all’interno dei propri videogiochi. Un tema come quello dell’ambiente o dell’inquinamento ha stuzzicato Alessandro Andreol che scrive: “Il maestro questa volta ha voluto cambiare tema, concentrarsi sulla nostra situazione ambientale. La tecnologia è diventata molto più sviluppata, l'inquinamento è dappertutto. In questo trailer, questa spiaggia con sabbia annerita e pesci spiaggiati e morti, vuole mostrare in quale situazione sitiamo finendo.”

 


 

Una degenerazione del consumismo contemporaneo è una delle possibili chiavi di lettura, Auronno, webmaster di MGPlanet commenta così: “Il fatto che tutto il mondo animale sia collegato con una sorta di tubo all'oceano mi fa pensare al cordone ombelicale che ti collega all'utero materno; l'oceano simbolo di "madre", di "brodo primordiale" potrebbe essere l'utero dell'uomo (e in generale degli animali) quindi madre natura, o per usare termini meno esoterici, la natura. Il fatto che Norman Reedus non abbia il tubo può significare che l'uomo si sia staccato dalla natura e dalle sue leggi, come accade in molte distopie futuristiche può essere che l'uomo abbia smesso di invecchiare, di avere malattie e forse anche di avere figlii (ecco qui la scomparsa del bambino), scappando quindi dalle naturali regole di evoluzione, sopravvivenza e mutagenesi. E' possibile che non esista più una legge universale basata sul DNA, ma una completamente umana memetica (tema caro a Kojima) che ha fatto dell'uomo il Dio di se stesso.”

 

 

Una società de-umanizzata, spogliata delle proprie peculiarità naturali quali la malattia, l’invecchiamento, la morte e la filiazione. Su questa lunghezza d’onda si muove ancora Alessandro Andreol: “Il bambino potrebbe rappresentare l'umanità. Sparisce dalle braccia di Reedus, ciò potrebbe significare che ha perso speranze nell'umanità, infatti quando lo stringe piange. Oppure potrebbe significare che con la sua sparizione l'umanità è scomparsa per sempre. La gente non ragiona più, si arrende, si adatta a quell'orribile stile di vita, tutti tranne lui.”

Secondo Federico Bianchetti, alcuni dettagli confermerebbero le teorie finora esposte: “La posizione fetale di Reedus è indice di una esteriorità forte e decisa e” contemporaneamente ” di una interiorità spaventata e spaesata. Questa posizione rimanda alla nostalgia per il grembo materno, e in qualche maniera quando la si assume si cerca inconsciamente di difendersi dalle avversità del mondo esterno. Quest’ultimo nel trailer appare vittima dell’inquinamento ambientale, o più genericamente, appare disastrato, quasi come un futuro vuoto e distorto di una visione premonitrice.”

 


 

Il giovane Taha si basa sul trailer e sull’aspetto di Ludens per tentare di immaginare che tipo di scenario ci attenda in Death Stranding: “Secondo me il mondo di "DS" sarà diviso in due parti: una in stile futuristico ed una totalmente sprofondata nel caos. Le due parti sono in comunicazione tra di loro attraverso alcuni "esploratori" che indossano la tuta EVA. La parte sprofondata nel caos è divenuta così poiché incessantemente sfruttata dall'uomo. Gli animali e il feto umano secondo me potrebbero non essere naturali ma bensì delle sorte di cyborg che prendono "energie" direttamente da un mare inquinato e contaminato dal petrolio. Reedus potrebbe essere scappato per qualche ragione dal "mondo futuristico" e dopo una fuga riuscita si è ritrovato lì... Una cosa però non mi torna... I tizi che volano...”

Le cinque figure antropomorfe che possiamo vedere negli ultimi secondi fluttuare nel cielo hanno sollevato più di un dubbio. Alessandro Andreol tenta una spiegazione: “Potrebbero rappresentare qualcuno di potente, qualcuno che ha potere sul mondo, qualcuno che ha ridotto così quell’isola.”

Secondo Federico Bianchetti gli esseri fluttuanti hanno un significato più profondo: “A quanto pare il numero cinque è un numero di equilibrio e stabilità che si riveste nella bibbia di tratti tipici sia dell’uomo (in quanto sembrano figure umane) che del divino, in quanto questi riescono a volare.”

 


 

È più che plausibile la presenza di elementi paranormali o fantascientifici all’interno di Death Stranding, alla luce di quanto scoperto dall’utente Reddit tuomas146, Ernesto Lupo si chiede: “Buchi neri e Fermioni, che si tratti di dimensioni parallele?”

Le suggestioni fornite da Death Stranding non mancano ma è necessario prendere in considerazione la possibilità che il trailer di presentazione, similmente a quanto accaduto altre volte nella storia dei videogame, abbia poco o nulla a che vedere con il prodotto finale. La pensa così Falcopelle: "Death Stranding è un titolo che incuriosisce, ma qualcosa mi dice che non sarà quello finale perchè troppo legato alle immagini mostrate. Dopo aver visto molte volte il filmato continuo a pensare che le parole di William Blake, lo spiaggiamento delle balene, il "rinato" Norman Reedus, le figure volanti così come il più piccolo dettaglio, siano portatori di infiniti simbolismi e chiavi di lettura, ma anche abili tentativi di mascherare il vero progetto.”

Quale che sia la realtà è ancora presto per dirlo con certezza. Di sicuro però Hideo Kojima è riuscito a spiazzare nuovamente il mondo dei videogiocatori di tutto il mondo. Non ci resta che attendere nuovi e ulteriori sviluppi sui quali vi terremo costantemente aggiornati.


Fonte: Metal Gear Planet Forum, Gruppo Telegram "Amici di MGPlanet"


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Roberto "Otacon" Minasi
Avatar di Otacon

Ha provato ad unirsi al circo all'età di 4 anni. Scartato perchè troppo qualificato si è rifugiato nei videogame passando dal SEGA Master System allo Snes al Game Boy per approdare infine al mondo PlayStation. Appassionato di MGS da quando aveva nove anni, adesso gioca a fare il giornalista con scarsi risultati. Dategli un caffè e vi solleverà il mondo.

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