ATTENZIONE

Il seguente articolo contiene spoiler sul finale di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Se non volete rovinarvi l'esperienza, non proseguite oltre l'immagine.

Sono quasi passati 4 mesi dall'uscita di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain e molti di noi hanno ormai finito il gioco. Ad alcuni è piaciuto il colpo di scena finale, altri invece non l'hanno apprezzato. Tuttavia nel lontano 2011 esisteva già nella mente del maestro Hideo kojima l'idea di come doveva essere il suo ultimo MGS, di quali tematiche dovesse trattare e in che modo. A parlarne è stato Kanji Yano, lo scrittore della saga di romanzi su Metal Gear Solid, in un'intervista rilasciata per Famitsu.

Lo scrittore ha infatti rivelato gli elementi salienti che Kojima voleva facessero parte di MGSV: TPP nel 2011, elementi tuttavia un tantino diversi al tempo.

Alla domanda sul perché pensasse che Kojima avesse fatto riferimento a Moby Dick nel gioco, Kenji Yano ha risposto:

"A dire il vero, il signor Kojima mi aveva già detto le sue idee su MGSV nel 2011. A quel punto tutti i temi erano già nella sua testa.

Dolore fantasma, parassiti delle corde vocali, razza e vendetta, e ovviamente anche Moby Dick.

Ma a quel punto Ishamel era Huey, Snake era Ahab e i Diamond Dogs erano in guerra contro l'America. Huey era dalla parte dell'America e la storia doveva essere raccontata da lui, dal punto di vista della giustizia secondo l'America. Il motivo per cui il ruolo di Ishmael sia passato da Huey a Big Boss è diventato chiaro in seguito."

Difficile da credere, eppure questa era l'idea iniziale. Grazie al Cielo però le cose sono cambiate togliendo a Huey l'onere di vegliare per 9 anni sul corpo comatoso di Big Boss per poi portarlo in salvo da un ospedale assaltato dalla XOF. Chissà se ce l'avrebbe fatta...