Quella che segue è un'analisi Play&Pause ovvero ci sarà una parte puramente descrittiva e dettagliata di ciò che si vede (Play) e poi una parte fatta di speculazioni e ragionamenti (Pause). Quella che segue è la parte n° 2 dell'analisi. Vi consiglio di vedere il trailer prima o dopo aver letto la mia analisi.
Guarda la parte 1:
Parte 2:
1:58 – 3:24
PLAY >
Big Boss con indosso l’uniforme con la mimetica tigrata deserta si accorge della presenza di un nemico e punta la pistola contro di lui. All’ultimo riconosce il bersaglio e abbassa la pistola.
La scena si sposta su una struttura che nuovamente ricorda la Mother Base (si distingue l’oceano sullo sfondo) e mostra tre soldati che si esercitano come in un poligono di tiro. Uno di questi tre utilizza la pistola automatica in stile “cowboy”, vicino alla fondina e con il gomito piegato. Mentre i tre soldati sparano, dietro di loro passa Ocelot con una fascia di lutto sul braccio sinistro.
Nella scena successiva alcuni elicotteri sorvolano quella che ora sembra senza ombra di dubbio la Mother Base, senza segni di apparente distruzione.
Le scene a questo punto si susseguono velocemente e non le descriverò con l’ordine in cui appaiono, ma raggruppando quelle simili.
Miller, in Afghanistan, riceve pronto soccorso dopo la sua missione di salvataggio ed è trasportato su una barella, mentre Ocelot riappare probabilmente su chiamata di Big Boss. Kaz, ora su un elicottero, appoggia una mano sulla spalla di Big Boss e gli rivolge alcune sentite parole. I due sono estremamente vicini in questa scena e tutto ciò simboleggia, a detta di Kojima, il fatto che condividano una stessa vita. Un dispiegamento militare formato da elicotteri e carri armati attraversa un ambiente desertico.
Ad un certo punto vengono mostrati Kaz (non più ferito e con berretto militare) e Big Boss che ammirano la struttura (Mother Base?) dall’identità sconosciuta (che d’ora in poi chiamerò “la Struttura”). Nello stesso luogo, ma in un altro momento (di notte mentre piove), avviene un combattimento a mani nude tra due soldati Diamond Dogs sotto l’incitamento di una folla disposta a cerchio attorno a loro - i colpi sono seri e la folla attorno interferisce nella lotta. Uno dei due sembra avere la meglio e sfodera un coltello che si illumina grazie all’effetto del lens flare. All’improvviso i Diamond Dogs non sono più infervorati come prima: Big Boss è apparso sulla scena e intima ad un soldato di colpirlo col suo coltello, forzandogli la mano. Il soldato è terrorizzato e non vuole ferire il suo capo, ma Big Boss con la forza insiste e si auto-infligge una ferita tra la spalla e il pettorale sinistro.
Huey, già legato ad una sedia, viene incappucciato da Big Boss. In una scena successiva, Ocelot utilizza una siringa sul collo di Huey per iniettargli qualcosa.
A bordo della “Struttura”, a pochi passi da un elicottero, appare Big Boss assieme ad alcuni compagni e ad un paio di bambini soldato, uno a petto nudo con pettinatura afro e uno con un impermeabile giallo. Kaz, di fronte a loro, colpisce con la stampella il bambino afro e questo reagisce impugnano un fucile d’assalto.
Appare Eli (Liquid) che con una sedia di plastica mette nell’angolo Big Boss. Eli indossa una maglietta con scritto “Never Be Game Over” con sotto l’immagine di un maiale con la benda sull’occhio stile Big Boss. Una volta messo nell’angolo il soldato leggendario, Eli sfodera un coltello, sempre “illuminato”. Un cambio di scena mostra una lotta arruffata dove Big Boss disarma Eli, lo atterra e con il suo stesso coltello tenta di dargli un colpo di grazia colpendo in realtà il pavimento a fianco alla sua testa.
All’improvviso compare Quiet in uniforme e con i polsi legati dietro la schiena, inseguita da un soldato. Il soldato la raggiunge e cerca di affogarla.
All’interno della “Struttura” i Diamond Dogs sono infervorati e incitano qualcosa che noi non possiamo vedere.
PAUSE II
In questa seconda parte di trailer la regia si sposta velocemente tra una scena e l’altra rendendo difficile un’analisi. Se si vuole seguire un filo logico bisogna porre in ordine cronologico i vari eventi. L’Afghanistan con ogni probabilità è la prima location del gioco e la missione di salvataggio di Kaz una delle prime che affronteremo. Ocelot ci “abbandonerà” sul territorio nemico e una volta salvato Miller, ormai privo di braccio destro e di gamba sinistra, torneremo tutti a casa nella fantomatica nuova “Mother Base” dai colori arancioni sgargianti. Nella prima location è molto probabile che incontreremo il giovane Liquid, soprannominato Eli, il quale ha passato parte della sua vita in quei luoghi. E’ molto interessante vedere “padre e figlio” (cloni in realtà) lottare e mi domando quali possano essere le ragioni dietro a questa lotta, o meglio ancora quali possano essere i dialoghi tra i due. In ogni Metal Gear si parla di ereditarietà: geni, memi, ecc. – in MGSV si parlerà dell’ereditarietà del peccato, un concetto particolarmente presente nella religione ebraica. Quando Eva ruba il frutto e Adamo lo mangia, entrambi dopo essere stati rimproverati da Dio commettono subito maldicenza accusandosi a vicenda e rimproverando il Serpente. Siccome un peccato porta ad un altro peccato, è probabile che Liquid erediti i peccati del padre, oltre che la sua rabbia e la sua “cattiveria”. Nei passati MGS si è sempre parlato dell’ereditarietà di qualcosa di buono o neutro, in MGSV probabilmente si parlerà della cattiva influenza che si può avere su qualcuno e quindi sull’ereditarietà di messaggi negativi, carichi di peccato. La stessa main theme del gioco “Sins of the Father” si ricollega al significato ebraico di “peccato originale” degli antenati (e il nome Eli è giusto un altro riferimento biblico). Sarà la rabbia di Big Boss a generare qualcosa? La rabbia di Liquid?
E’ un po’ inutile commentare la tortura di Huey o di Quiet (che conferma la sua presenza in Afghanistan) perché le scene sono molto fini a se stesse e non ci dicono nulla di nuovo.
Più interessante invece è la parte dei soldati che combattono. In un primo momento si vede alla luce del sole un addestramento pulito che segue un ordine con tanto di Ocelot che sorveglia. Quando invece fa buio, i soldati sembrano impazziti, l’ordine si dispiega e la follia sembra scatenarsi: un combattimento alla Fight Club. Il fatto che questa scena avvenga di notte può essere molto significativo, magari i soldati vivendo nell’isolamento della Mother Base hanno bisogno di sfogarsi e han trovato un modo clandestino per sciogliere i nervi. Kojima è cinefilo, quindi la citazione a Fight Club potrebbe non essere casuale e dunque potrei anche aspettarmi da parte di qualcuno uno sdoppiamento della personalità in pieno stile Tyler Durden. Big Boss quando entra sulla scena sembra interrompere la follia e lo svago dei soldati, i quali ammutoliscono in sua presenza. Il soldato con in mano il coltello sembra terrorizzato e il fatto che Big Boss si autoinfligga quella ferita ci fa domandare se il suo corpo abbia più protesi di quelle che immaginiamo. A giudicare dalla fuga dall’ospedale nel vecchio trailer, in cui lo si vede a petto nudo, direi di no, quindi è veramente difficile capire il motivo dietro a questo “autolesionismo”. Un’altra scena molto interessante che riguarda i Diamond Dogs avviene in un ambiente chiuso: i soldati incitano qualcosa che non vediamo. A giudicare dalla gestualità di uno dei soldati in primo piano è possibile che i capi (Big Boss, Miller e Ocelot) stiano giustiziando qualcuno davanti a tutti. In alternativa potrebbe essere un altro combattimento, ma la prima ipotesi mi piace di più.
L’ultima menzione la si può fare ai bambini-soldato. Nell’ultimo trailer avevamo visto Big Boss incontrare dei bambini-soldato in gabbia (che già prima apparivano armati e ai piedi di un carro armato) intento ad osservare dei diamanti. Pensavamo che a quel punto cominciasse a sparare ai bambini, ma in realtà vediamo due di loro tornare in questo nuovo trailer. I ragazzini sono di origine africana e l’ipotesi più semplice è pensare che Big Boss li abbia reclutati proprio come bambini-soldato. In realtà è possibile che il soldato leggendario abbia deciso di usarli come cavalli di troia per rispedirli nel loro villaggio africano. Di nuovo, a suffragio di questa teoria, c’è la scena che vedremo nella terza parte di analisi del video, in cui uno di questi due bambini è sdraiato incosciente di fronte ad uno Snake armato di coltello. In entrambi i casi: quanto è diventato cattivo Snake? O forse dovrei chiamarlo, Venom Snake?
Guarda la parte 3:
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