MGSV sarà il primo gioco open world della serie e, tra i vari paesi, una sua parte sarà ambientata nel vasto deserto dell'Afghanistan. In una recente intervista con la rivista Famitsu, Hideo Kojima parla delle motivazioni dietro la decisione di adottare un design open-world per il gioco:
"Il termine 'open world' è spesso frainteso dalle persone", dice Kojima. "MGSV non sarà un gioco dove si passerà tutto il tempo a pescare con Snake, o uno dove gli si potrà far cambiare mestiere e iniziare una nuova vita, o qualcosa del genere. Piuttosto, mentre gli spazi saranno quelli di un open world e si avrà piena libertà, in MGSV sarà sempre chiaro quali sono i compiti da portare a termine. Per esempio, ci saranno incarichi come 'aiuta questa persona', 'distruggi ___', 'raccogli informazioni in questo luogo', e così via. Ci saranno anche missioni con limiti di tempo."
Stando ai commenti di Kojima, sembra che in MGSV troveremo diversi tipi di obiettivo; Famitsu chiede in cosa si differenzieranno le nuove missioni rispetto a quelle dei precedenti giochi della serie.
"Finora siamo stati in grado di realizzare principalmente missioni di infiltrazione per Metal Gear Solid. Ci sarà una scena dimostrativa di come raggiungere l'obiettivo, e i giocatori inizieranno esattamente di fronte all'entrata; se riusciranno a completare la missione sani e salvi ci sarà un'altra cutscene, dove si vedrà comparire qualcosa come un elicottero, che indicherà la buona riuscita della fuga."
Famitsu chiede a Kojima se considera tutto ciò un game design "lineare".
"Sì, ma non c'è nulla di male nei giochi lineari. I game designer possono facilmente esprimere i loro intenti facendo in modo che determinati eventi accadano in determinati luoghi e sfruttando il passare del tempo, così che sia possibile avere un prodotto simile ad un film."
Dopo aver constatato la somiglianza con dei "binari prefissati" utilizzati dai game designer, Famitsu fa notare che la serie di Metal Gear Solid usa piuttosto "binari multipli" nella costruzione delle varie trame.
"Questo è vero ma, in effetti, credo che poter consultare la mappa, ascoltare i dettagli della missione, decidere quando partire, cosa equipaggiare e poi come eseguire l'incarico sarà un modo divertente di pensare alle cose", dice Kojima. "Non solo durante le missioni: volevamo che 'il prima' e 'il dopo' fossero simili ad uno stile di gioco di 'raccolta informazioni'. Per questa ragione siamo giunti alla conclusione che avere un open world sarebbe stato l'ideale: le mappe sono ampie, ed anche le condizioni atmosferiche e l'ora della giornata cambieranno."
"Lo si può paragonare ad un gioco survival" continua Kojima. "E' divertente sparare a tutto spiano in questo tipo di videogame, ma lo è anche dividersi in squadre e pensare a come prevalere sui nemici preparando strategie, ed è proprio questo il tipo di gioco a cui miriamo nella realizzazione di MGSV."
Fonte: Siliconera
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